Nella ULSS 22 di Bussolengo il SIL (servizio di integrazione lavorativa) ha bloccato l'attivazione di nuovi tirocini lavorativi per disabili per esaurimento dei fondi (5 euro al giorno per tirocini lavorativi fino a 5 ore, 10 euro al giorno per orari giornalieri superiori).
Finalmente un po' di chiarezza: non si tratta di operatori fannulloni, nè di ditte insensibili all'inclusione sociale (gli italiani sono brava gente) ma di molto più dignitosa e asettica carenza di bilancio. Oggettivamente.
Fortunati a Venezia dove la provincia può aumentare del 10% ai lavoratori più bisognosi in questo momento di crisi economica: GLI ASSESSORI della giunta provinciale! Ad occhio di solo 50 euro al giorno (l'aumento). Oggettivamente.
mercoledì 9 settembre 2009
martedì 7 luglio 2009
NON CI SONO SOLD... ATI
Crisi, tagli, ristrettezze, sacrifici... fuorchè per le spese militari: volete un altro centinaio di caccia bombardieri?
Volete burro o cannoni?
Volete carrozzine o cacciabombardieri?
Nessuno ce lo chiede mai...
forse perchè sanno già quale sarebbe la nostra risposta...
Volete burro o cannoni?
Volete carrozzine o cacciabombardieri?
Nessuno ce lo chiede mai...
forse perchè sanno già quale sarebbe la nostra risposta...
mercoledì 1 luglio 2009
TELEGIORNALI LIBERI (CIOE' NON ITALIANI)
Il popolo delle libertà introduce la censura in Italia.
Impazzano le veline (di carta e di carne).
Perchè avere paura di ammetterlo: "L'Italia va (a puttane)" come titolava un giornale qualche giorno fa.
Come Bisio coi suoi matti nel film "Si può fare": è il "made in Italy", gente!
Impazzano le veline (di carta e di carne).
Perchè avere paura di ammetterlo: "L'Italia va (a puttane)" come titolava un giornale qualche giorno fa.
Come Bisio coi suoi matti nel film "Si può fare": è il "made in Italy", gente!
sabato 13 giugno 2009
PAESE NORMALE E CERTOSINI
Nella certosa di Berlusca i certosini e le monache trascorrono serene e feconde ore in contemplazione mentre il loro Padre spirituale (Abbà: "papi") veglia magnanimo su di loro, in perfetta "letizia".
Nessun reato.
Però una "cornice culturale" che dice molto dell'uomo e del paese che lo vota.
Qualcuno voleva fare dell'Italia un "paese normale", ma se questo è il capo, come saranno le altre membra del corpo.
Chi è normale?
Chi è malato?
Booh!
Nessun reato.
Però una "cornice culturale" che dice molto dell'uomo e del paese che lo vota.
Qualcuno voleva fare dell'Italia un "paese normale", ma se questo è il capo, come saranno le altre membra del corpo.
Chi è normale?
Chi è malato?
Booh!
giovedì 4 giugno 2009
SEMPLICE è BELLO (non diversamente scemo)
Oggi in provveditorato (ops!"USP) a Verona si discuteva di orientamento ed è uscito che la guida "PERISCOPIO" pensata per i disabili viene richiesta ed utilizzata dalle scuole medie anche per i "normali", e che la Regione Veneto si è interessata per utilizzarne il canovaccio per una sua pubblicazione (è semplice, parte dagli interessi dell'allievo per condurlo ai filoni formativi in cui ha la possibilità di valorizzarli, non elenca tutte le 700 e più sperimentazioni e sotto sperimetazioni possibili...) : CHE SIA "NORMALE" ESSERE SEMPLICI E COMPRENSIBILI? E se facciamo cose adatte a tutti, che poi ne beneficino tutti?
lunedì 25 maggio 2009
QUANTO MI DAI?
Oggi a un corso di formazione sulla classificazione delle funzionalità (ICF) il docente ci fa questa domanda: sareste in grado di dare un grado di disabilità a questa persona basandovi sulle diagnosi?
"Maschio, 53 anni, ha subito l'estrusione del bulbo oculare destro in conseguenza di un trauma cranico, gli è stato diagnosticato un carcinoma ad un rene, gravemente ipoacusico dall'orecchio destro"
Da 1 a 10, chi gli dà più di 5 di gravità? Alzano la mano 15 su 40.
Da 1 a 10, chi gli dà meno di 5 di gravità? Alzano la mano 3 su 40.
Bravi! Sono io!
E adesso quanto mi date?
"Maschio, 53 anni, ha subito l'estrusione del bulbo oculare destro in conseguenza di un trauma cranico, gli è stato diagnosticato un carcinoma ad un rene, gravemente ipoacusico dall'orecchio destro"
Da 1 a 10, chi gli dà più di 5 di gravità? Alzano la mano 15 su 40.
Da 1 a 10, chi gli dà meno di 5 di gravità? Alzano la mano 3 su 40.
Bravi! Sono io!
E adesso quanto mi date?
venerdì 22 maggio 2009
PRIMARIO E SECONDARIO
Sempre sull'onda dei ricordi, delle "esperienze carmiche" coi diversamente loro:
Trenta anni fa.
Ero in servizio civile presso un reparto psichiatrico del vicentino.
Ogni mattina il PRIMARIO,
con adeguato codazzo di medici e tirocinanti,
gladiatorei infermieri dal collo taurino,
e giovanissime infermiere molto inesperte ma altrettanto carine,
sbucava in fondo al corridoio (dalla porta antisfondamento chiusa a chiave: al di là, la libertà!)
ed iniziava la visita ai pazienti, dispensando sapienza e terapie.
Un giorno un altro Mario, mio coetaneo e matto come un cavallo,
opportunamente sistemato all'estremità opposta del corridoio,
lo guardava arrivare, stanza dopo stanza, lentamente...
Borbottava fra se parole solo sue, come faceva spesso, ma teneva d'occhio la preda...
quando fu a metà corridoio, circondato dai suoi discepoli,
Mario si alzò dalla sedia, protendendo il braccio col dito puntato,
cominciò a tremare come se non gli uscisse la voce,
poi sparò scandendo le parole, con voce da tribuno con solo un filo di falsetto:
Pago del suo gesto ed esausto, senza aspettare repliche,
rientrò in camera sua ed attese sdraiato nel letto l'iniezione letale,
la cicuta, il gas nervino, la degna punizione, insomma,
del suo eroico gesto,
e ghignava.
Ai miei occhi quel suo attimo da leone riscattò i precedenti 100 giorni da pecora,
passati a mendicare concessioni, e caffè, e giornali del Milan, e a fingersi interessato
alle patetiche battute del luminare della psichiatria...
Pensai alla genialità di quella iniziale negazione (non volevo dire...) che gli permise di dire quello che non aveva mai detto, attenuato nella forma ma amplificato nell'impatto comunicativo.
Contorcendo la frase in modo da annunciare a tutti il suo disturbo mentale, ma senza "fare il matto": tutti capimmo che non c'era confusione nel suo dire, tutti capimmo (mi sembrò) cosa voleva dire (anche il primario?),,,
qualcuno pensò (almeno io) che avesse le sue buone ragioni per dirlo...
Un lampo di verità in lunghe giornate di sedazione e di noia
Trenta anni fa.
Ero in servizio civile presso un reparto psichiatrico del vicentino.
Ogni mattina il PRIMARIO,
con adeguato codazzo di medici e tirocinanti,
gladiatorei infermieri dal collo taurino,
e giovanissime infermiere molto inesperte ma altrettanto carine,
sbucava in fondo al corridoio (dalla porta antisfondamento chiusa a chiave: al di là, la libertà!)
ed iniziava la visita ai pazienti, dispensando sapienza e terapie.
Un giorno un altro Mario, mio coetaneo e matto come un cavallo,
opportunamente sistemato all'estremità opposta del corridoio,
lo guardava arrivare, stanza dopo stanza, lentamente...
Borbottava fra se parole solo sue, come faceva spesso, ma teneva d'occhio la preda...
quando fu a metà corridoio, circondato dai suoi discepoli,
Mario si alzò dalla sedia, protendendo il braccio col dito puntato,
cominciò a tremare come se non gli uscisse la voce,
poi sparò scandendo le parole, con voce da tribuno con solo un filo di falsetto:
"non volevo dire... come ho detto...
che lei... signor primario...
è una grandissimatestadicazzo!!!!"
che lei... signor primario...
è una grandissimatestadicazzo!!!!"
Pago del suo gesto ed esausto, senza aspettare repliche,
rientrò in camera sua ed attese sdraiato nel letto l'iniezione letale,
la cicuta, il gas nervino, la degna punizione, insomma,
del suo eroico gesto,
e ghignava.
Ai miei occhi quel suo attimo da leone riscattò i precedenti 100 giorni da pecora,
passati a mendicare concessioni, e caffè, e giornali del Milan, e a fingersi interessato
alle patetiche battute del luminare della psichiatria...
Pensai alla genialità di quella iniziale negazione (non volevo dire...) che gli permise di dire quello che non aveva mai detto, attenuato nella forma ma amplificato nell'impatto comunicativo.
Contorcendo la frase in modo da annunciare a tutti il suo disturbo mentale, ma senza "fare il matto": tutti capimmo che non c'era confusione nel suo dire, tutti capimmo (mi sembrò) cosa voleva dire (anche il primario?),,,
qualcuno pensò (almeno io) che avesse le sue buone ragioni per dirlo...
Un lampo di verità in lunghe giornate di sedazione e di noia
BOOOH?
una delle mie prime esperienze folgoranti con i disabili
(allora si diceva senza insulto "Handicappati"):
fine anni '70, volontario al laboratorio ANFFaS, assito a questa conversazione
fra due utenti con sindrome di Down:
domanda: "Mario, ti sito handicappato?" (sei handicappato?)
risposta: "Boooh?"
Ho pensato spesso a quella risposta e con gli anni mi e apparsa sempre più "geniale":
1. perchè rimanda al mittente la questione (se vuoi proprio farti la domada sulla mia "etichetta", per favore, datti anche la risposta!)
2. perchè non ha bisogno di traduzione, mediazione, spiegazione, adattamento, tutoraggio...
è un boh primordiale e al contempo cosmico
3. perchè l'amico di Mario apparve visibilmente sollevato dalla risposta: funzionò a meraviglia!
e confermò la loro già solida amicizia
4. perchà Mario riuscì, non accettando etichette su se stesso, a non etichettare l'amico del cuore, affetto da trisomia 21 come lui, con i tratti tipici del viso come lui...
5. perchè lo fece senza alcun imbarazzo (veramente non gliene poteva fregare di meno) e senza alcun ossequio al politically correct
Un momento di pura contemplazione, per me,
e di genio, per loro, che ricordo dopo 30 anni
Alberto Moravia ha dedicato un libro al "Boh"
ma non so se sia altrettanto sintetico e geniale
(allora si diceva senza insulto "Handicappati"):
fine anni '70, volontario al laboratorio ANFFaS, assito a questa conversazione
fra due utenti con sindrome di Down:
domanda: "Mario, ti sito handicappato?" (sei handicappato?)
risposta: "Boooh?"
Ho pensato spesso a quella risposta e con gli anni mi e apparsa sempre più "geniale":
1. perchè rimanda al mittente la questione (se vuoi proprio farti la domada sulla mia "etichetta", per favore, datti anche la risposta!)
2. perchè non ha bisogno di traduzione, mediazione, spiegazione, adattamento, tutoraggio...
è un boh primordiale e al contempo cosmico
3. perchè l'amico di Mario apparve visibilmente sollevato dalla risposta: funzionò a meraviglia!
e confermò la loro già solida amicizia
4. perchà Mario riuscì, non accettando etichette su se stesso, a non etichettare l'amico del cuore, affetto da trisomia 21 come lui, con i tratti tipici del viso come lui...
5. perchè lo fece senza alcun imbarazzo (veramente non gliene poteva fregare di meno) e senza alcun ossequio al politically correct
Un momento di pura contemplazione, per me,
e di genio, per loro, che ricordo dopo 30 anni
Alberto Moravia ha dedicato un libro al "Boh"
ma non so se sia altrettanto sintetico e geniale
COSTI QUEL CHE COSTI
a molti dei miei allievi manca un tocco,
un guizzo finale, il petto proteso al traguardo.
ma ci sono persone, diversamente "normali",
che mi sembrano fin troppo scotte, un tantino irrancidite:
la roba, la roba, la roba... i tagli, i tagli , i tagli...
"mamme e papà a fare i conti una volta in più con i diritti negati ai portatori di handicap:
Ma perchè siamo sempre e solo noi a subire continui tagli e ad essere perennemente un costo da razionalizzare? "
un guizzo finale, il petto proteso al traguardo.
ma ci sono persone, diversamente "normali",
che mi sembrano fin troppo scotte, un tantino irrancidite:
la roba, la roba, la roba... i tagli, i tagli , i tagli...
"mamme e papà a fare i conti una volta in più con i diritti negati ai portatori di handicap:
Ma perchè siamo sempre e solo noi a subire continui tagli e ad essere perennemente un costo da razionalizzare? "
venerdì 3 aprile 2009
AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA
gli/le manca un ultimo tocco...
poi sarà perfetto/a
le coeur a des raisons
que la raison ne connait pas
e comunque...
ai posteri l'ardua sentenza!
poi sarà perfetto/a
le coeur a des raisons
que la raison ne connait pas
e comunque...
ai posteri l'ardua sentenza!
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